OVVERO COME ELIMINARE CON IL LASER LE “MOSCHE VOLANTI” Cosa sono le Miodesopsie (in Inglese, “FLOATERS”)?
Dietro il cristallino ed adiacente alla retina si trova un sacchetto di gel trasparente (molto ricco di acqua) che prende il nome di UMOR VITREO. È costituito da proteine collagene ben organizzate fra loro al fine di garantire una perfetta trasparenza al passaggio della luce. Quando questo sacchetto si disidrata, le proteine si disorganizzano e si ammassano in piccoli filamenti che “galleggiano all’interno dell’occhio.
Tali filamenti, quando vengono attraversati dai fasci di luce che entrano nell’occhio proiettano delle vere e proprie ombre mobili irregolari sulla retina ed il Paziente percepisce come delle “mosche” o “ragnatele” che si muovono sullo sfondo dell’immagine. Tale condizione, seppur benevola dal punto di vista clinico, può causare fastidiose difficoltà visive al Paziente.
Tecnica Yag Laser
Fino a pochi anni fa, l’unica terapia possibile era l’assunzione prolungata di integratori specifici per l’occhio. Oggi invece si può utilizzare un LASER MICROPULSATO per eliminare ISTANTANEAMENTE il problema. Il trattamento dei Floaters con lo Yag Laser è attualmente il trattamento di scelta quando questi sono visibili e distanti dalla retina e dal cristallino. Si praticano principalmente 3 tecniche di base: la Vaporizzazione, la Delocalizzazione e l’Assottigliamento.
Quali sono le tecniche utilizzabili?
La Vaporizzazione consiste nel colpire direttamente le fibrille che formano i corpi mobili con il laser trasformandoli in gas. Nel distacco posteriore di Vitreo, si ha un anello di natura ialina che risponde molto bene a questo trattamento.
La Delocalizzazione si effettua tagliando superiormente i sottili filamenti che tengono in posizione il floater, questo cade in basso e non interferisce più nella visione.
L’Assottigliamento, invece, si pratica quando i floaters sono multipli, fibrosi e più difficili da vaporizzare. Si possono evidenziare anche un centinaio di corpi mobili. Non potendo effettuare un così elevato numero di spot, per non surriscaldare troppo il vitreo, si cerca di diradarli.
In cosa consiste la procedura?
La tecnica è semplice, NON dolorosa e dura dai 10 ai 30 minuti.Dopo alcune instillazioni di collirio anestetico il fascio del laser viene utilizzato per distruggere i “corpi mobili”. Quando il laser colpisce il bersaglio, si avverte un piccolo lampo di luce ed un suono a schiocco. Nello stesso momento, il paziente vede qualcosa che sembra cadere dentro l’occhio.
Queste sono delle minuscole bollicine di gas create dal laser che si spostano superiormente. Queste bolle se ne andranno entro 24 ore. Frequentemente può essere necessario più di un trattamento per ottenere una completa risoluzione della sintomatologia.