Cos’è la Dislessia?
La dislessia è un disturbo classificato tra i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e la sua principale manifestazione consiste in una alterata scansione di lettura, nonché nella difficoltà di elaborazione e comprensione dei testi. Tali difficoltà non possono essere ricondotte a insufficienti capacità intellettive, a mancanza di istruzione, a cause esterne o a deficit sensoriali.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica la dislessia e gli altri disturbi specifici di apprendimento come disabilità, per cui non è possibile apprendere la lettura, la scrittura o il calcolo aritmetico nei normali tempi e con i normali metodi di insegnamento.
Se questo problema non viene identificato nei primi anni della scuola primaria, le conseguenze possono risultare di una certa gravità. Se il/la bambino/a dislessico/a è sottoposto/a a un metodo d’apprendimento standard, riuscirà solo con un grande dispendio di energia e concentrazione a ottenere gli stessi risultati dei suoi coetanei. Durante la scuola primaria è possibile effettuare una valutazione dei prerequisiti per l’abilità di lettura, in modo da poter intervenire precocemente e rafforzare delle competenze eventualmente carenti.
Anche se la diagnosi di dislessia può essere fatta solo più tardivamente, già in prima elementare alcuni giovani manifestano difficoltà nell’imparare a leggere ed è opportuno dare un aiuto senza colpevolizzazione, intervenendo subito.
Recentemente, la letteratura scientifica ha rilevato un incremento dell’incidenza di questi disturbi. I DSA colpiscono dal 4% al 10% della popolazione scolastica primaria.
Legislazione e Linee Guida
LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico: Gazzetta Ufficiale N. 244
Decreto N. 5669 del 12 luglio 2011 del Ministero dell’Istruzione integrato dalle LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Il 26 gennaio 2007 sono state ufficialmente promulgate le “Raccomandazioni per la pratica clinica sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento” approvate con il metodo della Consensus Conference dalle principali associazioni culturali e professionali interessate a questi problemi.
Sintomi e diagnosi differenziale
La diagnosi di questo disturbo infantile deve essere formulata per mezzo di un approccio multidisciplinare. Per quanto concerne l’oftalmologia ed il corretto sviluppo delle abilità visive, è fondamentale l’esecuzione di una valutazione oculistica ed ortottica con particolare attenzione all’analisi neuroftalmologica.
Recentemente sono stati introdotti sul mercato degli avanzati presidi diagnostici che contribuiscono a fornire adeguate indicazioni sulla condizione del paziente, al fine di coadiuvare l’impostazione di un idoneo protocollo riabilitativo.
La piattaforma TETRA®
Tramite questa apparecchiatura, disponibile anche presso i nostri Studi, è possibile formulare una diagnosi precoce della dislessia, in modo da poter attuare una strategia riabilitativa precoce. Questa piattaforma hi-tech prevede l’esecuzione dei seguenti test:
a) Test Report – Reading Performance test, per la stima della funzione lessicale, adattato per bambini di classe 3, 4 o 5 elementare.
b) Test della Sensibilità al Contrasto, test psicofisico atto a stimare la sensibilità al contrasto sulle frequenze spaziali più basse, che sono risultate deficitarie nei soggetti dislessici
c) Test della Eidomorfometria, per scoprire, caratterizzare e quantificare la presenza di un’anisotropia dei rapporti spaziali.
d) Test della Dominanza Oculare Motoria e Sensoriale
L’obiettivo è quello di certificare la situazione visuo-percettiva di ogni paziente, in modo da favorirlo nella diagnosi e aiutarlo nell’impostazione del protocollo riabilitativo. E’ inoltre possibile capire se le difficoltà di lettura presenti derivino realmente da un DSA o siano causati da problemi di natura oculistica e/o ortottica, e come tali vadano seguiti.