Diagnostica Retinica


La retina

La retina è il tessuto nervoso deputato alla percezione dello stimolo visivo. È costituita da una complicatissima rete di cellule neuronali altamente organizzate ed è anatomicamente “nascosta”, ovvero situata in fondo all’occhio. Innumerevoli patologie possono condizionare il corretto funzionamento retinico: molte di queste causano sintomatologia grave e invalidante, ma molte altre possono passare inosservate, soprattutto nelle loro fasi iniziali. Diverse tipologie di indagini diagnostiche sono utili all’oculista per una corretta analisi, valutazione e gestione di questo tipo di malattie. La Tomografia a Coerenza Ottica, la Retinografia ad Autofluorescenza ed il Campo Visivo Computerizzato rappresentano gli strumenti diagnostici di più frequente impiego nello studio e follow up di queste patologie.

Neuropatia Ottica Ereditaria di Leber (LHON)

La LHON è una patologia mitocondriale progressiva e molto severa, che può causare cecità irreversibile.

Caratteristiche cliniche della malattia
La patologia insorge con una repentina ed indolore perdita del campo visivo in un occhio e relativa comparsa di scotoma centrale. Lo scotoma centrale è un difetto lacunare del campo visivo, correlato ad una riduzione della sensibilità retinica. L’immagine risulta non percepibile oppure la percezione è alterata.
La LHON colpisce più frequentemente i giovani maschi ( tra i 15 e 35 anni ). E’ comunque importante considerare la diagnosi di LHON indipendentemente dall’età e dal sesso, laddove siano evidenti segni clinici patognomonici.
Occorre ricordare che la Neuropatia Ottica Ereditaria di Leber rappresenta una malattia mitocondriale rara trasmessa per via matrilineare.

Miodesopsie

Che cosa sono le Miodesopsie?
Dietro il cristallino ed adiacente alla retina si trova un sacchetto di gel trasparente (molto ricco di acqua) che prende il nome di umor vitreo. È costituito da proteine collagene ben organizzate fra loro al fine di garantire una perfetta trasparenza al passaggio della luce. Quando questo sacchetto si disidrata, le proteine si disorganizzano e si ammassano in piccoli filamenti che “galleggiano" all’interno dell’occhio. Tali filamenti, quando vengono attraversati dai fasci di luce che entrano nell’occhio proiettano delle vere e proprie ombre mobili irregolari sulla retina ed il Paziente percepisce come delle “mosche” o “ragnatele” che si muovono sullo sfondo dell’immagine. Tale condizione, seppur benevola dal punto di vista clinico, può causare fastidiose difficoltà visive al Paziente.

Tecnica Yag Laser
Fino a pochi anni fa, l’unica terapia possibile era l’assunzione prolungata di integratori specifici per l’occhio. Oggi invece si può utilizzare un LASER MICROPULSATO per eliminare ISTANTANEAMENTE il problema. Il trattamento dei Floaters con lo Yag Laser è attualmente il trattamento di scelta quando questi sono visibili e distanti dalla retina e dal cristallino. Si praticano principalmente 3 tecniche di base: la Vaporizzazione, la Delocalizzazione e l’Assottigliamento.

Quali sono le tecniche utilizzabili?
La Vaporizzazione consiste nel colpire direttamente le fibrille che formano i corpi mobili con il laser trasformandoli in gas. Nel distacco posteriore di Vitreo, si ha un anello di natura ialina che risponde molto bene a questo trattamento.
La Delocalizzazione si effettua tagliando superiormente i sottili filamenti che tengono in posizione il floater, questo cade in basso e non interferisce più nella visione.
L’Assottigliamento, invece, si pratica quando i floaters sono multipli, fibrosi e più difficili da vaporizzare. Si possono evidenziare anche un centinaio di corpi mobili. Non potendo effettuare un così elevato numero di spot, per non surriscaldare troppo il vitreo, si cerca di diradarli.

In che cosa consiste la procedura?
La tecnica è semplice, NON dolorosa e dura dai 10 ai 30 minuti.Dopo alcune instillazioni di collirio anestetico il fascio del laser viene utilizzato per distruggere i “corpi mobili”. Quando il laser colpisce il bersaglio, si avverte un piccolo lampo di luce ed un suono a schiocco. Nello stesso momento, il paziente vede qualcosa che sembra cadere dentro l’occhio.
Queste sono delle minuscole bollicine di gas create dal laser che si spostano superiormente. Queste bolle se ne andranno entro 24 ore. Frequentemente può essere necessario più di un trattamento per ottenere una completa risoluzione della sintomatologia.

Terapia Fotodinamica

Rappresenta un nuovo trattamento per la cura della degenerazione maculare. La degenerazione maculare è una malattia che colpisce il centro della retina, la membrana fotosensibile dell’occhio, sulla quale si imprimono le immagini che noi vediamo.
La degenerazione maculare è attualmente la maggiore causa di cecità nel mondo. Fino a poco tempo fa l’unica cura era rappresentata dal trattamento laser che, però, oltre a limitare i danni della maculopatia, distruggeva irreparabilmente i tessuti vicini, compromettendo definitivamente la funzione visiva.

Come si può curare?
Attualmente, la terapia fotodinamica rappresenta una nuova e valida alternativa. Il trattamento si svolge in due tempi. Inizialmente viene iniettata per via endovenosa la Verteporfirina, un farmaco colorante che si accumula nella zona, sede della maculopatia; raggiunta l’opportuna concentrazione a livello oculare, il colorante, eccitato dalla luce laser di appropriata lunghezza d’onda, distrugge i vasi sanguigni anomali che si formano nel corso della malattia. In questo modo, i tessuti adiacenti non vengono danneggiati e la funzione visiva viene salvaguardata.
Gli studi clinici finora condotti hanno dimostrato buoni risultati ed hanno perciò aperto un nuovo orizzonte per il trattamento della degenerazione maculare. Comunque, al di là dell’efficacia della terapia, peraltro finora comprovata, finalmente i pazienti avranno a disposizione un’alternativa terapeutica che limiterà i danni della loro malattia fino ad oggi altamente invalidante.

Degenerazione maculare senile

Patologia che colpisce la parte centrale della retina (macula) causando danni alla visione centrale. Il 30% della popolazione al di sopra dei 75 anni ne è affetta.

È una patologia multifattoriale (riconducibile a più fattori di rischi differenti):

  • Ipercolesterolemia
  • Fumo di sigaretta
  • Luce solare
  • Ipertensione arteriosa
  • Predisposizione genetica
  • Età (cioè invecchiamento del tessuto retinico)

Sintomi
Sono proporzionali all’estensione e all’entità del danno maculare.
Uno dei primi sintomi è la comparsa di una “distorsione” dell’immagine con visione “ondulata” (= metamorfopsia). Successivamente può comparire una macchia nera centrale e il paziente lamenterà di non distinguere più i visi delle persone e di non riuscire più a leggere.

Diagnosi
È importante sottoporsi ad esami periodici del Fundus (= della retina), soprattutto in presenza di fattori di rischio. È possibile effettuare un autocontrollo dei sintomi utilizzando il RETICOLO DI AMSLER. Il RETINO-FLUORANGIOGRAFO CX1 consente di effettuare l’esame digitalizzato del fundus registrandone l’autofluorescenza (proprietà tipica delle cellule retiniche danneggiate di emettere fluorescenza in assenza di iniezione di colorante per via sistemica). Questo consente di riconoscere in modo semplice e non invasivo il danno retinico prima che questo si manifesti clinicamente. Nei casi più avanzati l’esami fluorangiografico e con verde di indocianina permette di individuare i neovasi sottoretinici. L’OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) offre una stratigrafia della retina che consente di evidenziare la presenza di liquido sottoretinico (edema) e di differenziare le varie forme di maculopatia essudativa.

Trattamento
Nelle FORME ATROFICHE l’orientamento internazionale è rivolto all’impiego di integratori alimentari (complessi vitaminici, antiossidanti, zinco, selenio,…). Nelle FORME ESSUDATIVE, in presenza di neovasi è indicato il trattamento con laser selettivi (fotodinamica PDT), iniezioni intravitreali di sostanze antiangiogeniche (AVASTIN, MACUGEN, LUCENTIS), ozonoterapia.
L’obiettivo tuttavia non è la guarigione ma un rallentamento nell’evoluzione della malattia.

L'Importanza di una visita Oculistica!

Dal momento che la vista è parte integrante della nostra esperienza sensoriale quotidiana, è fondamentale non sottovalutare la quantità di stress a cui sono sottoposti i nostri occhi.
Le visite mediche hanno lo scopo di salvaguardarne lo stato di salute, diagnosticando precocemente gravi patologie e intervenendo con terapie mirate ed efficienti. Prenota una visita presso il nostro Studio Medico utilizzando il pulsante sottostante.
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